I Gracchi. Storia di una lotta di classe
Le guerre civili I, 7-27
Il pregio piú considerevole
dell’esposizione appianea consiste nello sguardo costantemente rivolto alla
dimensione economico-sociale dei fatti. Ciò che in Plutarco si configura quasi
come nota a margine, ragguaglio necessario sullo stato dell’agricoltura –
quanto basta a spiegare la scelta che Tiberio Gracco compie per qualificare il
proprio tribunato all’indomani di un infortunio politico da lui patito –
diventa in Appiano il presupposto del capitolo sui Gracchi e perciò stesso
dell’intera storia delle guerre civili. Dopo il nitido passo introduttivo
(capitolo 7) il tema ritorna nel capitolo 18 dove si tratteggiano le questioni
giuridico-fondiarie nate nell’attuazione della riforma agraria, e nel capitolo
27 dove si analizza il graduale superamento della legge graccana; tutto ciò,
come effetto di azioni e reazioni di classi sociali in conflitto e delle loro
rappresentanze politiche. La parabola dei figli di Cornelia è dominata dal
contrasto fondamentale tra ploúsioi e
pénetes, termini che ricorrono di
continuo: ricchi e poveri, proprietari e nullatenenti. In questa lotta di
classe fra grandi possessori di agro pubblico e piccoli contadini espropriati
si gioca l’azione politica che svela la crisi della repubblica e la fa
precipitare. Se allora per la prima volta dopo secoli fu versato sangue in una
contesa intestina, ciò avvenne perché la nobiltà – per dirla con Machiavelli –
era disposta a dare riconoscimenti alla plebe in termini di «onori», non di
«roba» (Discorsi I, 37).
Fu specialmente Karl Marx, com’è noto, a elogiare il valore
dell’opera appianea dal punto di vista del materialismo storico. In una lettera
piuttosto famosa, indirizzata a Friedrich Engels, il filosofo di Treviri
dichiarava di leggere Appiano in lingua originale ammirandone la propensione a
rilevare le radici materiali degli eventi storici: proprio la caratteristica
che lo faceva apparire «senz’anima», invece, allo storico accademico Friedrich
Christoph Schlosser (lettera del 27 febbraio 1861: Marx -Engels, Opere, XLI, Editori Riuniti,
Roma, 1973, p. 176). Marx riportò nel Capitale
il brano sopra citato sull’economia agricola (si veda la nota 3 al testo, infra), che diventò un riferimento
obbligato nella divulgazione storica marxista (lo si legge per esempio nel
classico manuale di storia romana scritta da S. I. Kovaliov e nella Storia
Universale dell’Accademia delle Scienze dell’Urss). Engels da parte sua
ribadí la qualità rara dello scrittore alessandrino, unica fonte antica che
faccia emergere con chiarezza il tema portante della proprietà fondiaria (Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della
filosofia tedesca, Editori Riuniti, Roma, 1972, p. 71).
Pasquale Martino
Dalla
Introduzione a: Appiano, I Gracchi. Storia di una lotta di classe,
Academia.edu 2015
https://www.academia.edu/17336586/Appiano_di_Alessandria._I_Gracchi_storia_di_una_lotta_di_classe
https://www.academia.edu/17336586/Appiano_di_Alessandria._I_Gracchi_storia_di_una_lotta_di_classe